The Hilliard Ensemble - Adieu mes amours. Chansons e madrigali del Rinascimento

William Cornish: Adieu mes amours
Henry VIII: I love unloved
William Cornish: Ah, Robin
John Bennet: Weep O mine
Thomas Weelkes: Cease sorrows now
Giles Farnaby: Consture my meaning
Anononimo scozzese: Remember me my dear
William Cornish: My love she mourneth for me
Anononimo: Madame
Fabio Vacchi: Memoria Italiana
Jacques Arcadelt: Il bianco e dolce cigno
Se la dura durezza
Ahimé dov'e'l bel viso
Madonna s'lo v'offendo
Donald Crockett: The Village
Philippe Verdelot: Divini occhi
Fuggi fuggi cor mio

Con l'angelico riso
Madonna il tuo bel viso
Cipriano de Rore: Qual è più grand’ o Amore
Claudio Merulo: Madonna, poi ch’uchidermi
Cipriano de Rore: Ancor che col partire

La musica che impreziosiva la vita delle corti rinascimentali torna a risuonare nel concerto dello Hilliard Ensemble, uno dei più raffinati gruppi vocali da camera della nostra epoca, che il 20 aprile chiuderà la stagione della IUC. Nel Rinascimento la musica raggiunse un'eleganza di stile e una raffinatezza d'espressione incomparabili e dialogava strettamente non solo con la poesia ma anche con la pittura, la scultura e l'architettura, tanto che la comprensione dell'arte rinascimentale è gravemente incompleta senza la musica. Dunque alcuni musicisti eseguiti in questa occasione dalle quattro straordinarie voci dello Hilliard, come Philippe Verdelot, Jacques Arcadelt e Cipriano de Rore, sono tra i massimi artisti del Rinascimento, paragonabili a Raffaello, Bramante, Correggio e Parmigianino.
Il concerto inizia con Adieu mes amours dell'inglese William Cornish e prosegue con I love unloved di Enrico VIII d'Inghilterra, che amava talmente la musica da sottrarre un po' di tempo ai suoi impegni di governo per dedicarsi alla composizione, con ottimi risultati. La prima parte del concerto è interamente dedicata alla musica inglese e scozzese del Cinquecento, accostando compositori raffinatissimi come Thomas Weelkes e Giles Farnaby a più semplici e popolareschi autori anonimi.
Dopo aver ricordato la musica del loro paese, la Gran Bretagna, The Hilliard Ensemble rende omaggio al paese che lo ospita, presentando una preziosa antologia di madrigali italiani, scritti però per la maggior parte da compositori provenienti dalle Fiandre, perché i grandi mecenati dell'Italia rinascimentale - i Medici, i Farnese, gli Este, i Gonzaga, ma anche i cardinali, che non rinunciavano ai piaceri della vita mondana - facevano a gara per accaparrarsi i loro servigi, in quanto la scuola musicale fiamminga era allora all'avanguardia. Tra l'altro si potrà ascoltare Il bianco e dolce cigno di Arcadelt, forse il madrigale più famoso e ammirato nel Rinascimento. Chiude il concerto Cipriano de Rore, che Claudio Monteverdi - ultimo della serie dei grandi madrigalisti e uno dei massimi geni della musica di tutti i tempi - non esitò a definire "divino".
The Hilliard Ensemble, sempre molto attento alla musica del nostro tempo, accosta al compositori del Rinascimento due pezzi contemporanei, Memoria Italiana dell'italiano Fabio Vacchi e The Village dell'inglese Donald Crockett.

BIGLIETTI: Interi: da 15 euro a 25 euro (ridotti da 12 euro a 20 euro)
Giovani: (under 30): 8 euro
Bambini: (under 12): 4 euro

INFO: tel. 06 3610051-2 – fax: 06 36001511
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