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Biografia

  • Data di nascita

    31 Agosto 1954 (età: 69)

  • Luogo di nascita

    Roma, Roma, Lazio, Italia

Sergio Caputo (Roma, 1° agosto 1954), è un cantautore e musicista italiano.

A tredici anni impara a suonare la chitarra e intorno ai sedici anni con alcuni amici forma un gruppo, di cui è chitarrista e cantante e con cui suona ai piccoli festival organizzati dalle scuole. Questa breve esperienza termina per gli impegni di studio dei vari componenti. Ha sempre considerato la musica come un hobby, anche dopo le prime esperienze discografiche, tra cui si ricorda il suo primo 45 giri del 1978 «Libertà dove sei», disco inciso per la IT, un’etichetta indipendente, diretta da Vincenzo Micocci, colui che lanciò, fra gli altri, Rino Gaetano e Mario Castelnuovo. Questa “prima” discografica nasce dopo aver conosciuto al Folk Studio di Roma, dove ogni tanto si esibisce, Ernesto Bassignano, cantautore che oggi si dedica anche al giornalismo e alla radio. Trasferitosi a Milano inizia la carriera di art director in pubblicità e nel frattempo riesce a pubblicare un mini Lp, con quattro canzoni, per la Ricordi.

La grande fama inizia verso la metà degli anni '80 con le incisioni per la CGD, più precisamente nel 1983 quando pubblica l'album Un sabato italiano, dove crea uno stile musicale brioso e coinvolgente che si rifà al mambo e allo swing degli anni '50, unito a testi dove sviluppa una forte dose di ironia a volte graffiante, anche se la sua musica é stata influenzata da artisti jazz che vanno da Fats Waller a Cole Porter. E proprio la canzone omonima di quell'album, "Un sabato italiano", continua ad essere ascoltata e conosciuta di generazione in generazione, senza subire quell'invecchiamento che sarebbe stato lecito aspettarsi. Il successo derivato dal primo album lo porta inevitabilmente anche ai "doveri" di un cantante, quali le interviste, partecipazioni a programmi televisivi e altre promozioni, tutte cose che Sergio non ama in modo particolare ma nello stesso tempo continua il suo lavoro di art director in un'agenzia di pubblicità e conosce in questo periodo Deborah che diventerà poi la sua compagna. Pressato dalla casa discografica si rimette al lavoro per un nuovo album e nel 1984 pubblica Italiani Mambo, che replica il successo di Un sabato italiano, avvalendosi della collaborazione di Tony Scott, sassofonista-clarinettista americano, (che anni dopo gli farà conoscere Dizzy Gillespie) e del batterista jazz Roberto Gatto. Il brano trainante dell'album "Italiani Mambo" è senza dubbio quello più conosciuto tra i vari successi di Sergio Caputo.

Sono moltissime le richieste per i concerti di Sergio Caputo, che a questo punto decide di dedicarsi alla musica e lasciare la pubblicità, e nasce l'esigenza di avere una band che lo accompagni nelle date in giro per l'Italia. Personalmente va ad ascoltare molti gruppi e la sua attenzione cade su una formazione, che si stava esibendo a Siena, composta tutta da insegnanti di musica delle scuole elementari e medie. Nella band ci sono due persone, Roberto Nannetti (chitarra) e Giulio Visibelli (sax), che ancora oggi suonano con Caputo nel "Quintet". Il tour inizia, dopo tre settimane di prove, ed è un grande successo con un notevole riscontro di pubblico in tutte le date dei concerti. In questo periodo compone diverse canzoni che verranno poi registrate, con alcuni componenti della band, nell'album successivo No Smoking, disco che contiene anche il brano "L'astronave che arriva", ripreso in seguito da molte cover band e famoso in tutta Europa in quanto colonna sonora di uno spot pubblicitario per l'estero di un famoso caffè italiano.

La promozione di No Smoking porta ad un altro tour e all'idea di incidere il primo live, idea che si concretizza dalla registrazione dello spettacolo di Milano, al Teatro Orfeo, nell'album "storico" Ne approfitto per fare un po' di musica che rimane uno dei suoi dischi più venduti. Sempre nel 1987 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con la canzone Il Garibaldi innamorato. Nel 1988 con l'aiuto di Sergio Conforti, conosciuto al pubblico come "Rocco Tanica", incide Storie di whisky andati che contiene un cavallo di battaglia dei suoi concerti, la canzone "Non bevo più tequila". L'ultimo lavoro con la casa discografica CGD é Lontano che vai, del 1989, che si avvale del notevole contributo del sassofonista inglese Mel Collins (Pink Floyd, Rolling Stones, King Crimson e altri). La pubblicazione di questo album coincide con il Festival di Sanremo, a cui Sergio Caputo partecipa con la canzone "Rifarsi una vita". Forse stanco della popolarità si trasferisce in Toscana, in una zona della maremma poco distante dal mare, con la moglie Deborah e diventa papà di Michael Xavier e di Jasmine Melody. Nei sette anni successivi pubblicherà tre album: Sogno erotico sbagliato (1990), Egomusicocefalo (1993) e I Love Jazz (1996) che lo vede ritornare al vecchio amore, il jazz appunto. Nonostante i tanti viaggi negli Stati Uniti la vita nella tranquillità della maremma diventa monotona e allora si trasferisce a Milano dove inizia a mettere a fuoco il suo progetto di rivisitare alcuni brani del passato e alla fine nasce Serenadas (1998) che ha tre inediti piu' i brani con nuovi arrangiamenti. (Pubblicato dalla Polygram diventata nel 1999 di proprietà della Universal). Nello stesso anno arriva anche la sua terza partecipazione al Festival di Sanremo con la canzone "Flamingo" che al di là della metafora dei testi é un brano sull'emarginazione.

Dopo il tour del 1999 si trasferisce in California dove attualmente vive e si dedica a tempo pieno al jazz, esibendosi spesso con un quintetto. Nel 2003 è uscito un suo album strumentale dal titolo That Kind of Thing (Quel tipo di cosa), in cui esordisce come chitarrista jazz e a cui hanno collaborato alcuni tra i migliori jazzisti californiani. Questo disco e' stato annoverato fra i 50 album del suo genere più ascoltati in radio nelle classifiche americane R&R e ha vinto l'award di Smooth Jazz.com (sito leader del genere musicale jazz-smooth jazz-chill etc) come album indipendente più scaricato dell'anno nel 2005.

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